Arista di maiale alla norcina

Arista di maiale alla norcina.
Una ricetta che ben si presta a molte sfaccettature e anche a piu preparazioni.
La semplicità di questo piatto viene esaltato dal sapore, mentre la cottura in pentola a pressione ci permette tempi celeri.
Pochi ingredienti semplici per un piatto ad effetto.
Questa ricetta ci permette di preparare il piatto in anticipo, cosi se abbiamo amici non dobbiamo assentarci per preparazioni complesse e via via senza fallire nel successo.

  • DifficoltàBassa
  • CostoMedio
  • Tempo di preparazione15 Minuti
  • Tempo di cottura35 Minuti
  • Porzioni4
  • Metodo di cotturaFornello
  • CucinaItaliana

Ingredienti

  • 1Cipolla
  • 500 gFunghi champignon
  • 800 gArista
  • 100 gBurro
  • 300 mlLatte
  • q.b.Sale
  • q.b.Pepe
  • 1 bicchierinoPanna fresca liquida
  • q.b.Tartufo

Strumenti

  • Tagliere
  • Coltello
  • Pentola a pressione
  • Frullatore / Mixer
  • Coltello elettrico

Preparazione

  1. Iniziamo con i tritare grossolanamente la cipolla.

    Nel frattempo facciamo sciogliere il burro nella pentola.

  2. Prendiamo il nostro trancio di arista e puliamolo da eventuali nervetti o parti grasse esterne.

  3. Facciamo soffriggere nel burro da prima la cipolla, quando inizia ad ammorbidirsi uniamo l’arista e facciamo sigillare ben la carne rosolandola da tutti i lati. Buttiamo ora i funghi e lasciamo andare per un paio di minuti.

    In questo caso ho preso quelli coltivati in casa con le balle che avevo messo via congelati.

  4. Versiamo ora il latte, saliamo, pepiamo e chiudiamo il coperchio della pentola a pressione.

    Calcoliamo 35 minuti dall’inizio del sibilo della valvola.

  5. Trascorso il tempo di cottura togliamo la pentola dal fuoco ed apriamo la valvola. Tiriamo via la nostra arista che faremo raffreddare. Versiamo la panna dentro la pentola ed andiamo col il frullatore ad immersione. In questo caso io la panna non l ho messa visto che in casa siamo tutti a dieta. Quando vado con il frullatore non arrivo proprio a rendere tutto in poltiglia mi fermo prima lasciando qualche pezzetto qua e la in modo di poter ritrovare poi sul piatto qualche pezzetto di fungo. Se preferite potete togliere prima un po di funghi da spargere sopra sul finale in modo che andate con frullatore tranquillamente.

  6. Riprendiamo ora il nostro trancio di arista ed andiamo con il coltello elettrico , affettatrice , o anche con il coltello normale se siete esperte ad affettarla finemente. Tanto più riuscite a farle sottili tanto più sarà la resa.

  7. Se non serviamo subito l’arista rimettiamo in pentola cosi da poterla scaldare poco prima di servire. Se vedete che è troppo asciutta e/o vi piace più fluido il sughetto aggiungete del latte.

  8. Siamo giunti sul finale del piatto.Se fate un piatto da mettere in centro dove i commensali si serviranno non vi resta che adagiare l’arista riscaldata o appena cotta su un bel piatto da portata e grattarci sopra del buon tartufo. Se invece siete abituate/i a servire direttamente col piatto non dovete far altro che mettere al centro il tartufo con la sua grattugia in modo che ognuno potrà dosarlo a suo gradimento.

    Non mi resta che auguravi buon appetito!

Consigli: come detto in questa ricetta non ho messo la panna perchè in famiglia siamo a dieta, ma credetemi il latte sarà più che sufficiente per fare il sughetto necessario . Se non avete il tartufo da grattugiare o fare a fette sopra potete unire all’intingolo quello in vasetti, non è uguale ma in mancanza di meglio ci si accontenta.Se vi avanza del sughetto non buttatelo.Lo potrete usare come condimento per una buona pasta. Anzi se rimane dentro qualche trito di carne o magari avete lasciato fuori la parte finale dell’arista che non siete riuscite ad affettare ecco tritatela un pochino ed unitela al sughetto per la pasta , avrete cosi un piatto unico. Vi consiglio come pasta degli strozzapreti o anche delle tagliatelline.

A voi non rimane che la scelta del vino di accompagnamento

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